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Mandarin Oriental
L'Oriental Heritage
«Tutti i 35 alberghi affiliati al luxury brand Made in Hong Kong nel 1963, pur con le mille varianti in architettura, stile di cucina e servizi creati in ogni destinazione, hanno in comune lo stesso wellness concept, ben radicato nel dna del gruppo hoteliero», racconta Luca Finardi, General Manager Mandarin Oriental, Milan e Area Vice President, Operations Mandarin Oriental Hotel Group.
I rituali di accoglienza e poi in cabina sono i medesimi a qualsiasi latitudine, a Londra come a Singapore o New York, e sono effettuati solo da terapisti provenienti dall’Estremo Oriente e formati ad hoc, in modo da garantire sempre un’esperienza gratificante, summa della medicina tradizionale cinese unita alle manualità tipiche della cultura del benessere Thai, con quel tocco in più che permette di adattare ogni trattamento o massaggio alle esigenze individuali.»
Che si tratti di uno degli esclusivi Signature Treatments – come ad esempio Time Rituals, Oriental Qi, Oriental Harmony, Digital Wellness Escape o Inner Strenght – veri e propri “viaggi sensoriali” che in poco meno di due ore permettono una full immersion nel relax fisico e mentale, o di massaggi come l’Aroma Stone, il Deep Tissue o il Thai – iconico per capire a fondo, letteralmente sulla pelle, le tecniche di manipolazione in voga a Bangkok e dintorni – il risultato è un momento di evasione pura, che ha reso la Spa del Mandarin Oriental di Milano un punto di riferimento in città, aperta anche a chi non alloggia da noi».
Luca Finardi, General Manager Mandarin Oriental, Milan e Area Vice President, Operations Mandarin Oriental Hotel Group
Ispirazioni Feng-Shui nella spa di Mandarin Oriental
A colpire, all’arrivo nella Spa, sono anche l’atmosfera e l’ambiente: due le sale individuali, due le suite doppie, cui si aggiungono una cabina dedicata ai massaggi Thai, una Spa suite e la piscina indoor (la più grande del centro storico meneghino), per 900 metri quadrati totali ispirati alla filosofia Feng-Shui, sia per l’uso dei materiali che per la disposizione stessa degli spazi. Fuoco, terra, metallo, acqua e legno definiscono così linee pulite e minimal, enfatizzate da raffinati giochi di luce. Carattere architettonico deciso che porta la firma di Antonio Citterio Patricia Viel Interiors, studio che ha curato tutta la realizzazione dell’hotel.
«Lo stile architettonico voluto dal duo Citterio-Viel per le 104 camere – di cui 34 suite e junior suite – ha una forte connotazione residenziale, che richiama il mood del capoluogo lombardo. Nella Spa si è invece voluto guardare alla forte consistency della “casa madre”, Mandarin Oriental, che sin dalla sua fondazione nei primi anni Sessanta, quindi in tempi decisamente ante litteram rispetto a ciò che da una decina di anni a questa parte è diventato un trend diffuso, ha sempre dato ampio spazio e importanza all’aspetto della mindfulness e del well-being.»
La sicurezza prima di tutto
«Per il progetto di Milano abbiamo deciso di affidarci a un’azienda italiana che ha saputo imporsi sulla scena internazionale per i suoi prodotti di qualità, Starpool, e che ha interpretato al meglio questo must del brand. Sua la realizzazione dell’esclusiva Spa Suite, oltre che di sauna e bagno turco ricavate nelle rispettive changing room di uomo e donna. Starpool la conoscevo già per varie esperienze personali, e per me racchiude in sé tre fattori irrinunciabili: altissimi standard di qualità delle materie prime e del design, che in una sauna si traduce anche in igiene, assistenza tempestiva ed efficace, e una fama che la precede sia in campo residential che contract. La scelta di partner affidabili è per noi importantissima, soprattutto quando si parla di sicurezza dell’ospite, e in un ambiente dove le temperature arrivano a 90°C è fondamentale.
Un altro esempio? In cabina utilizziamo la linea di prodotti signature Mandarin Oriental, realizzata in esclusiva per il Gruppo da Aromatherapy Associates con ingredienti naturali e senza parabeni, e Biologique Recherche.»